Il Ministero dello Sviluppo economico, al fine di esplicitare specifiche clausole destinate a regolamentare il comportamento di coloro che si iscrivono al Registro Trasparenza, ha redatto uno specifico  Codice di condotta al quale i nuovi iscritti sono tenuti a dare esplicito consenso. Tale Codice stabilisce, in sostanza, che gli iscritti al registro sono tenuti a conformare i propri comportamenti a principi di lealtà, trasparenza e correttezza, a non offrire, accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari, al fine dell’iscrizione e/o al fine di distorcerne la relativa corretta partecipazione.

Inoltre, per coloro che si iscrivono al Registro, è opportuno sapere, che il Ministero ha adottato nel 2014 il Codice di comportamento dei propri dipendenti con l’obiettivo di stabilire norme di condotta idonee a garantire la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico e quindi evitare l’illiceità/illegittimità dell’azione amministrativa nonché definire le responsabilità per i comportamenti tenuti con colpa dai soggetti sia interni al Mise che esterni.

Pertanto, sono "destinatari" di tale Codice di comportamento, tanto il personale dipendente a tempo indeterminato e determinato, in posizione di comando, distacco o fuori ruolo ovvero i collaboratori, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, i titolari di Organi ed incarichi negli Uffici di diretta collaborazione, quanto i collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi o che realizzino opere in favore del Ministero.

Anche gli iscritti al Registro trasparenza prendono visione del Codice di comportamento del Mise, al fine di conoscere quali sono i principi etici e comportamentali cui deve conformarsi qualsiasi soggetto che abbia rapporti istituzionali con l'Amministrazione.